Non tutte le piante sono uguali e alcune, nonostante l’apparenza, sono tutt’altro che robuste.
Per questo a chi inizia a immaginare la progettazione di uno spazio esterno, proponiamo sempre due alternative:
- mettere nel bilancio familiare l’aiuto regolare di un giardiniere che possa prevenire e curare eventuali incidenti di percorso;
- oppure (ed è la soluzione più frequentemente adottata) indirizzarsi verso piante dalla manutenzione semplice se non addirittura nulla.
Le piante più adatte per iniziare un “giardino”
Che sia giardino o terrazzo, poco importa: ai fini di questo articolo di approfondimento, non faremo una distinzione netta. Quello che faremo, piuttosto, sarà di segnalare tipi di piante e loro sviluppo, così da permettervi di approfondire sulle specie e le loro caratteristiche.
Le piante grasse
Altrimenti dette succulente, sono praticamente a prova di giardiniere alle primissime armi. Iniziate avvicinandovi alle varie Aloe sul mercato, che sono facili da “capire” (segnalano chiaramente quando hanno un disagio!). L’Albero di giada è un altro tipo di pianta praticamente indistruttibile, così come il Fico d’India o, per rimanere dalle parti delle piante spinose, il Cuscino della suocera o l’Euphorbia.
Le ricadenti
Come suggerisce il nome, sono piante il cui sviluppo va verso il basso piuttosto che verso l’alto. Tra queste rientrano la Plumbago, il Pothos, alcuni tipi di Geranio, e anche la pianta del cappero – molto apprezzata non solo negli orti!
I rampicanti
Fra i più diffusi in Italia ci sono sicuramente l’Edera, il Gelsomino, il Glicine, ma anche la spettacolare Bouganvillea, che può ricoprire in pochi anni intere facciate di palazzi. L’unica accortezza per tutte queste piante è la necessità di una manutenzione costante: senza potature e interventi di “direzione” possono facilmente prendere il sopravvento.